Trip Letterario al Cafe Nicola
- Nico Carrato
- 14 giu 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 15 giu 2020
Lisbona. Recarsi in un luogo sulla base del sentito dire. La ricerca della tipicità fallita e la crescita del malumore: denigrare "il cosa" con un esempio 'basso' (il bar sotto casa), dis-prezzare il "quanto" con un esempio 'alto' (Bar di Venezia).
Concludere con uno slancio di rabbia - abbondano i punti esclamativi - dai toni universali: dal Non torneremo si passa all'auspicio della cessazione di qualsiasi servizio.

Ecco però un pronto soccorso letterario a scongiurare una possibile chiusura. Lo stesso luogo, un'altra coppia: una colazione da fare e una storia d'amore che vale la pena di immaginare.
"Vasco era seduto al Caffè Nicola, nella piazza del Rossio, quando la vide arrivare. Stava attraversando la strada sotto un sole che dava molta illusione, ed era radiosa. La vide incedere con quel suo modo di camminare strano, un po' dinoccolato, come chi vuole nascondersi nei suoi ripiegamenti e passar cosi un po' inosservata. Non appena si scorserso entrambi, si sorrisero. Lo facevano sempre per timidezza...
... E poi si alzò in piedi per avvicinarla leggermente a sè e darle un bacio sulle guance."
[Romana Petri, Pranzi di famiglia, 2019]
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