Moravia e le scalate pianeggianti

Si racconta che un giorno,

al termine di una kermesse letteraria, un giovane scrittore - cosi diceva di sé - si avvicina a Moravia, desideroso di conoscerlo. Non soddisfatto della sola stretta di mano, comincia a pronunciare lodi e adulazioni sperticate, che, diciamocelo, al solito, 'qualificano' chi le afferma, non chi le riceve. Ostinato, continua a complimentarsi senza pudore, come a scalare una montagna.

Con un respiro che si fa sempre più corto.

Allorché Moravia, vedendolo in difficoltà, amichevolmente gli fa il gesto di fermarsi -

braccio teso, mano aperta - e aggiunge:

"Giovanotto é inutile che si arrampichi. Qui é tutta pianura".

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