La chiesa, il teatro, il sacro.
- Nico Carrato
- 1 mag 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 28 mag 2020
Teatro, Cinema, Donne e Uomini dello Spettacolo.
Dimenticati dall'agenda del governo e trattati dai media solo incidentalmente. Come in questa occasione in cui il discorso - Celebrazioni: si o no? - è centrato sulla riapertura delle Chiese. Il Prof. Galli, pur considerando il teatro e il cinema luoghi e attività chiamati a soddisfare bisogni nobili, in una scala di valori (?) ritiene che vadano collocati in una posizione inferiore rispetto alle funzioni utili a soddisfare i bisogni di fede. Sulla presunta priorità di alcuni contenuti e bisogni, rispetto ad altri, riporto una riflessione di Umberto Galimberti, il quale, a proposito del Sacro, ricorda che nel mondo greco - lo testimoniano tante aree archeologiche - i teatri venivano eretti in prossimità dei templi. E in greco tutte le parole che cominciano con Thèa - Teatro, appunto - hanno a che fare con il "divino", il sacro. E la parola Teatro rimanda allo sguardo, all'atto di vedere quello che abitualmente resta nascosto e sulla scena viene progressivamente svelato. E tragedie e commedie venivano rappresentate, non tanto per intrattenere, ma per mettere in scena eventi di difficile interpretazione e soddisfare, così, il bisogno di senso di un'intera comunità. E la parola "Pan-Demia" non significa, proprio, qualcosa che riguarda "Tutto-il-Popolo"?
Il teatro esprime una dimensione sacra tanto quanto il tempio. Il distanziamento obbligatorio, almeno, non impedisce di avvicinarci ad un'idea del Sacro, primordiale e senza gerarchie. Da sempre, ora di più, i numeri non bastano, da soli, a svelare la realtà. #teatro #pandemia #sacro #covid19
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