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L'Asfalto che Scoto

  • Immagine del redattore: Nico Carrato
    Nico Carrato
  • 19 giu 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

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Tracce di filosofia scolastica, cristiana medioevale e di istituto superiore (?), abbandonate a terra.

Pagina rosicchiata dal tempo, ingiallita dal sole, già pergamena da chissà quale tempo antico.

La vittima, Duns Scoto, classe 1266, scozzese, giace cosciente sull'asfalto.

Definito Dottor Sottile, dalle argomentazioni raffinate, trasmette, ultimo slancio tipografico, una sintesi malconcia della sua dottrina. Tra teologia e filosofia, materia e forma, l'asfalto, grigio come la robusta materia del pensatore medioevale, ne assorbe gli stimoli cognitivi.

Fintanto che passeggiate distratte e pneumatici frettolosi non ne cancellino l'ultimo carattere.

Ignote, per ora, le cause dell'accaduto.

Pagina strappata a caso? Atto liberatorio di un esame, di un sistema filosofico indigesto?

Studente fuori corso, ora anche fuori strada?

Chissà cosa avrai mai scritto, Scoto, per non meritarsi - ammesso e non concesso - una comune raccolta differenziata.

Tuttavia, questa volta, senza buche nell'asfalto, un pensiero nient'affatto dissestato.


N. B. Foto di Francesca Baraghini, Milano (Profilo Twitter)

 
 
 

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