Natura Morta o Ancora Vita?
- Nico Carrato
- 23 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 set 2020
John May, londinese, dipendente comunale. Lavoro insolito e silenzioso: trovare i famigliari di persone morte in solitudine. Entra nelle loro case per recuperare oggetti, lettere, fotografie: indizi utili per risalire al vissuto della persona, per provare a rintracciarne i parenti. Come i Suoi scomparsi John è una figura schiva, solitaria, attaccata alle sue abitudini. I suoi gesti misurati, il suo ufficio, la scrivania, il tavolo da cucina, raccontano una vita al limite dell’autismo.
Se poniamo attenzione all’espressione e al titolo del film - Still Life (2013) - il termine Still, vicino al sostantivo Life, può avere una doppia valenza: Fermo se aggettivo, Ancora se avverbio. Quindi, Still life: Natura morta (Vita ferma) o Ancora (in) vita?
Sono i due poli all'interno dei quali si compie il percorso del protagonista, troppo radicalizzato sul primo: fissità esistenziale, vita bloccata, una vera e propria Natura Morta.
In questo percorso, privato e pubblico, contro l’oblio dei sentimenti (suoi e degli altri), sopraggiunge una figura femminile che, per il tramite di John, si riconnette con la memoria del papà. E John riattiva, per grazia ricevuta dal femminile, slancio vitale: eros. E un Amore promesso sorseggiando insieme un thé. Finalmente c'è la possibilità di sentirsi Ancora in Vita.
Tra Sentimento e Pensiero, energia vitale e pianificazione, occorre, però, trovare equilibrio.
Eros, fino ad allora trascurato, ora generoso, provoca fughe in avanti e Logos, frequentato da sempre in maniera ossessiva, ora indispettito, minaccia di tramutarsi in Follia. Vicini e distanti, in attesa, ad una fermata dell'autobus, per un segno visibile di un amore già cieco. Nero. Poi ancora l'espressività morbida e malinconica del volto di John: con quattro frammenti in sequenza recupera, infine, le sue nature morte e ancora in vita.
Si possono resuscitare i sentimenti. La morte può insegnare a vivere. Si può consumare la propria vita fino a concedersi il lusso, parafrasando Nietzsche (Zarathustra), di morire al momento giusto.
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