Non ci indurre in vaccinazione

Simbolo della speranza e dell'attesa, per la liturgia cristiana, verde è il colore del paramento indossato da un sacerdote che, benedetto dai social, può trasmettere a tutti i fedeli della parrocchia la sua omelia.

Nonostante l'obliquità della ripresa, è garantita l'ubiquità della parola rivisitata del Signore.

L'avvio con tono ammonitore mette in guarda le anime semplici, non dai rischi del diabolico covid 19, ma dall'idea distorta che possano essere degli uomini, addirittura scienziati, a mettere in salvo altri uomini. La salvezza, dopo tutto, non è un affare terreno.

E che dire, poi, delle cure mediche contaminate da chissà quale peccaminosa entità civile, addirittura prodotte con i resti di vite negate. Da (non) credere, non da pensare.

Questi, un uomo, sui giornali : un campionario di frasi fatte e di espressioni generiche, in un luogo in cui l'unica fonte ammessa è quella battesimale. Per una predica (s)composta da pensieri elementari che la collocazione dal pulpito dovrebbe rafforzare.

L'appello, non certo alla ragione, getta ombre sul futuro adottando qualche debole artificio retorico - pause, ripetizione ossessiva del Voi - e un registro linguistico, irrisolto, stretto tra un tono sferzante e colloquiale.

Mancano i cavalieri dell'Apocalisse ma è presente, infine, la classica parabola di fede tradita e la straziante pena corrispondente.

Non ci indurre in vaccinazione, ma liberaci dal covid-19. Amen

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