Le Parole Care
- Nico Carrato
- 2 gen 2024
- Tempo di lettura: 1 min

Occorre comunicare una notizia spiacevole. Dopo una malattia, un esborso di denaro è secondo in quanto a sgradevolezza.
Accomodiamoci. Per la realtà non c'è posto a bordo: i biglietti - oggetto di rincaro - diventano titoli di viaggio. Il tono risoluto disinnesca qualsiasi emozione. La forma è pressoché impersonale: dei passeggeri non c'è traccia.
Chi avvisa, non ha deciso. La scelta e la collocazione delle parole definiscono la distanza dal senso di responsabilità: non noi, loro adeguano e allineano, seguono l'esempio di altri.
A chi attribuire, dunque, la cara decisione? Ecco, allora, le parole si fanno audaci: l'impatto, ad evocare un incidente, e l'aumento, ora citato perché subito, da addossare a cause astratte e generiche. Il rombo della notizia si sente appena, scendiamo all'ultimo capoverso.
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