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Chiara Ferragni e i punti dell'Esselunga

  • Immagine del redattore: Nico Carrato
    Nico Carrato
  • 11 gen 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 7 mag 2021

Su immagini di repertorio di famiglia, le parole di un padre, per niente profetico, autoironico, già critico su un'abitudine ossessiva di sua figlia.

All'origine della consapevolezza della propria immagine e del suo valore senza calcolo,

c'è il catalogo premi di un supermercato e una macchina fotografica da afferrare.

Il carrello della spesa si riempie dei brand più disparati in cambio di punti fedeltà.

Raccoglierli fino alla soglia necessaria e riscattare l'oggetto desiderato.

Come una scultrice a lavoro con il suo scalpello, tanti scatti, in poco tempo, per una forma da scoprire. Nonostante le interferenze paterne, catturate dall'obiettivo, impercettibili transizioni estetiche compongono un patrimonio espressivo in divenire.

Fidelizzarsi con il proprio sguardo, viso, corpo, e diventare Brand in carne, ossa e nome.

Non più punti da incollare ma followers da contare.

L'eredità è davanti.

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