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L'Intima Grazia

  • Immagine del redattore: Nico Carrato
    Nico Carrato
  • 11 ott 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggrappati al bianco di una balconata, profilo navale camuffato, restiamo per un attimo sospesi: in che direzione proseguire?

L'unico elemento dinamico - la bandiera spiegata - ci attrae verso l'alto.

L'esuberanza di linee bianche e azzurre, vento a favore, rivela l'identità del drappo di stoffa.

Ai fianchi, aste trascurate dalla brezza, anonime non per scelta.

Ai piedi, appollaiati sul cornicione, occhi sbarrati e luminosi orientano la discesa.

Tocchiamo terra.

L'attesa di una sera evocata dai drappeggi morbidi di abiti distinti, sipari sospesi su archi e curve sinuose.

Epidermidi sfrontate esibiscono la memoria del sole.

Proibito l'intimo sgraziato.

E un dubbio ci assale.

Promuovere il senso estetico da passerella o il recupero retrospettivo della grazia statuaria greca?

Quell'unica bandiera, agitata, già da tempo ha preso posizione.

Forse ingenua, entusiasta di sicuro, le vorremmo dare ragione...

Barba profetica, senza risposta, indica l'uscita a destra.

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