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Le Parole in Fuorigioco

  • Immagine del redattore: Nico Carrato
    Nico Carrato
  • 29 giu 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 30 giu 2021


Campionato Europeo di calcio.

A bordo campo, manto erboso vivo, posti a sedere caramellosi.

All'alba di una partita da disputare, le parole di un giocatore della nazionale italiana.

Mise elegante smorzata da vaghezza espressiva, per un invito a prendere posizione.

Discusso, sollecitato, un atto di solidarietà - inginocchiarsi contro il razzismo - inespresso.

Privi di un pensiero autonomo, in attesa di assecondare decisioni altrui, lo schema all'italiana propone il classico contropiede.

Tatticismo alienante.

Dai campi di calcio a quelli di battaglia.

La promessa di combattere, fuori tempo, un regime già dato per sconfitto.

Seguito appena da una pausa stranita, l'errore, non corretto, svela tutta la finzione.

Disimpegno e memoria zoppicante, opportunismo, unica competenza.

All'alba di un nuovo sbarco alleato in Europa, gesti spenti e parole in fuorigioco.

 
 
 

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