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Il Franchismo, l'arte e l'oscura ignoranza

  • Immagine del redattore: Nico Carrato
    Nico Carrato
  • 24 giu 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 5 lug 2020


El Torno, Extremadura, Spagna. Monumento alle vittime del franchismo. Oppositori politici, semplici cittadini, molti rimasti senza nome, eliminati dall'ultimo regime europeo, del secolo scorso, durato fino al 1975. Ad agire sul presente sono però altre date.

1977, il parlamento spagnolo promulga una legge d'amnistia, il Patto dell'Oblio: nascondere lo sporco sotto il tappeto e condonare, non condannare, i crimini passati.

2007, per la prima volta una legge - "Memoria storica"- condanna il franchismo.

Il tentativo di fare i conti con le ombre della propria Storia e con un'idea di giustizia necessaria, al di fuori del tempo, é finalmente avviato. Anche attraverso le statue di tre uomini e una donna (Francisco Cedenilla, 2009), vittime della guerra civile, che dominano la valle del Jerte. Ciascuna per sé, pensosa nel suo smarrimento, Anima in Pietra, di un immaginario quasi dantesco, é concesso di sostare di nuovo tra i mortali per ricordarci che l'inferno é anche sulla terra.

Non tutti, però, sono d'accordo con un'opera che disseppellisce i morti: mancava quel colpo di genio che solo l'oscura ignoranza o la sublime ingenuità ha il potere di consegnare delle statue anonime all'arte, alla memoria, alla vita.


 
 
 

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